Ritensione Idrica e Cellulite

Con il termine “ritenzione idrica” ci si riferisce all’accumulo di liquidi negli spazi interstiziali, ovvero tra le cellule.

Capire se si è soggetti a ritenzione è semplice. I sintomi più comuni sono:

  • senso di pesantezza

  • gonfiore di gambe e glutei

  • in alcuni casi, difficoltà a mobilizzare gli arti inferiori o dolore alle gambe.

  • cambio nella lucentezza della pelle. 

Un test per valutare in maniera semplice la presenza di ritenzione consiste nell’affondare i polpastrelli per qualche secondo nella zona che sentiamo essere più gonfia ed appesantita. Se nel momento in cui togliamo la pressione si forma sulla cute una fossetta (detta fovea), allora siamo in presenza di ritenzione.

Per quanto riguarda la cellulite, detta anche PEFS (Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica), è una condizione migliorabile ma non è possibile eliminarla (è bene chiarirlo fin da subito), perché dipende molto da fattori genetici quindi non modificabili, come la disposizione delle cellule adipose nello strato sottocutaneo (ipoderma). 

Questa zona è riccamente vascolarizzata ed è percorsa da vasi linfatici. Il processo di deterioramento (che può essere più visibile nelle donne fumatrici e con uno stile di vita scorretto) porta a una riduzione del tono dei setti che incasellano gli adipociti. Questi, avendo più spazio a disposizione, aumentano il loro volume accumulando più lipidi.

Il processo di peggioramento continua nel momento in cui le cellule adipose, essendo più grandi, sottraggono spazio e allontanano i capillari come se li strozzassero, rendendo cosi più difficile la circolazione ed aumentando la ritenzione dei liquidi e l’infiammazione. 

Se il processo continua, la cellulite diventa visibile a occhio nudo (la famosa buccia d’arancia), e può diventare una condizione stabile.

Una volta descritti questi concetti base passiamo adesso ai quesiti caldi di questo articolo!!

La ritenzione idrica si può eliminare?

Se la causa della ritenzione di liquidi è data da uno stile di vita scorretto o dal sovrappeso, tornare sulla “retta via” migliorerà, e di molto, il problema, in modo da renderlo minimo o comunque gestibile.

Anche il dimagrimento, ottenuto in modo sensato (evitando diete particolarmente drastiche), può aiutare a ridurre la ritenzione idrica. Tuttavia, la ritenzione non può essere eliminata definitivamente perché è un fenomeno normale e fisiologico. 

Per fortuna possiamo contrastare il problema con piccoli accorgimenti quotidiani:

 - alzarsi ogni tanto e camminare se il nostro lavoro è sedentario

 - portare le gambe in alto la sera per qualche minuto prima di dormire

 - mantenersi più attive per promuovere la circolazione linfatica.

Questi sono solo piccoli accorgimenti che stimolano i vasi linfatici e il ritorno venoso.

Nel prossimo articolo vedremo quali sono i migliori metodi di allenamento e come bisogna comportarsi a tavola per migliorare questi inestetismi.

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Consigli pratici per gestire al meglio ritenzione idrica e PEFS

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