Sudare fa dimagrire più velocemente?

Spesso sento i miei clienti lamentarsi a fine workout di non aver sudato, leggo nei loro occhi sconforto. Sono convinti, per questo, di non aver perso nemmeno un grammo di grasso. 

Ma proviamo ad analizzare la questione da un punto di vista scientifico. Abbandoniamo per un attimo i luoghi comuni e le insistenti pubblicità di miracolose fasce in silicone e domopak.

Purtroppo tra i miti più radicati negli ambienti fitness e nelle menti di chi li frequenta c’è senza dubbio il mito del “sudare per dimagrire”, unico parametro valutativo per quella fetta di popolazione che, spinta da tanti buoni propositi, decide di rimettersi in forma e dimagrire 1 kg al giorno per prepararsi alla fatidica prova costume.

Da qui, probabilmente, nasce l’equazione “sudare = dimagrire” la quale da vita ad improbabili allenamenti “fai da te” dell’ultimo mese, o suggerendo ingegnose tecniche dimagranti a base di k-way e pellicole trasparenti sotto la felpa (anche in pieno agosto), magari con la speranza di dimagrire anche 10 chili in una settimana. 

Ma che funzione ha il sudore?

Il sudore svolge un’importante funzione di termoregolazione

Quando la temperatura corporea si alza, qualunque sia la causa, l’organismo mette in moto una serie di meccanismi per ripristinare il proprio equilibrio: la termoregolazione è un processo fisiologico finalizzato a far mantenere al corpo una temperatura ottimale.

Ad esempio, durante un allenamento moderato della durata di un’ora un soggetto perde più o meno 0.5-1 litro di acqua con il sudore, valori che aumentano se l’ambiente è caldo. Ma durante un esercizio fisico vigoroso a temperature sopra i 20° possono essere persi anche 10 litri di sudore.

C’è però anche da ricordare che sudare è importante tanto quanto integrare i liquidi persi per ripristinare una situazione di equilibrio: la reidratazione, appunto, non è un parametro da sottovalutare, così come l’integrazione di sali minerali quando l’esercizio è di lunga durata e molto intenso.

(È mia premura precisare spesso ai miei clienti che quando si sente lo stimolo della sete in realtà si è già disidratati: per prevenire una non-idratazione è meglio bere acqua a piccoli sorsi ad intervalli di 15-20 minuti circa. Questo perché bere la stessa quantità di acqua in una volta sola non ha lo stesso effetto e idrata di meno poiché verrà espulsa più velocemente tramite l’urina)

Fatti i dovuti approfondimenti, torniamo adesso alla questione centrale di questo articolo:

Sudare fa perdere grassi?

Analizzando la composizione chimica di un adipocita (la cellula di grasso), notiamo come esso possa essere considerato anidro (dal greco “privo d’acqua”), in virtù della bassa percentuale d’acqua contenuta al suo interno.

In condizioni normali infatti un adipocita è costituito per il 90% da un’unica grossa goccia di grasso che spinge gli organelli (restanti parti cellulari) in prossimità della membrana cellulare.

Proprio per la scarsissima presenza di acqua nelle cellule grasse, dovrebbe essere chiaro come le soluzioni “fai da te” di fasce, rivestimenti vari, corse per strada a mezzogiorno ad agosto per sudare non facciano dimagrire, ma possono essere un ottimo modo per indurre un’auto-disidratazione e  malori improvvisi.

Dopo una corsa con la fascia e l’impermeabile sotto il sole d’estate ti sei accorto di aver perso un kg?

Può essere!

Hai sudato e ti sei disidratato, ma è solo un fenomeno temporaneo dovuto alla perdita di acqua... e non di grasso, entro sera o al massimo il giorno seguente i liquidi verranno recuperati ed il peso tonerà uguale a prima.

Quando fanno dimagrire le fasce?
Quando mangi bene (in ipocalorica) e ti alleni, anche tenendole nel borsone e senza indossarle.

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